Le Cappelle 2° - Chiesa di San Vittore

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Le Cappelle 2°

...dal dialogo

LE   CAPPELLE ( seconda parte)


La costruzione delle due cappelle laterali diede all’edificio la forma a croce latina tanto apprezzata da S.Carlo Borromeo.
Simmetrica alla cappella dedicata a S.Eurosia, in cornu evangelii e' la cappella dedicata alla Beata Vergine del S. Rosario la quale, fino ai recentissimi lavori di ampliamento, al termine dei quali verra' anch'essa a far parte della nuova navata in comunicazione diretta con l'area del Battistero, ha sempre conservato la sua forma originale.
Sulla parete di fondo, la nicchia che accoglie il simulacro della Madonna (1) e’ circondata "da 15 piccoli dipinti ad olio su tela rappresentanti i 15 misteri del S.Rosario, attribuiti al Morazzone o a qualche suo discepolo"  (2). I dipinti, inseriti in cornici, sono uniti tra di loro da una corona di rose in stucco. All'altezza del cornicione, due piccoli angeli sorreggono una corona sotto la quale e' posizionata la tavoletta rappresentante il quinto mistero glorioso Mariae coronatio in Coeils.
Tra gli ornamenti, i quadri e gli ex voto, che fino a non tanti anni fa occupavano le pareti laterali della cappella, mi piace ricordare la presenza di un’antica stampa francese (3) montata su di una cornice in legno raffigurante i Misteri del S.Rosario. Un foglio di istruzioni, diremmo   irrispettosamente oggi, per la recita di una tra la piu’ belle preghiere da rivolgere al Signore.  
La Vergine è rappresentata giovanissima con in mano una corona del rosario e con il piede che schiaccia la testa al serpente. In braccio il Cristo che, “brandendo” anch’egli una corona del rosario, sembra svincolarsi dalla madre per andare incontro al mondo. In alto le figure di S. Domenico e S.Chiara si contrappongono alla raffigurazione dei dannati posti negli angoli in basso che, a braccia alzate, rivolti alla Vergine chiedeno  aiuto e clemenza.


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Infine una corona di rose da’ continuita`agli ovali dentro i quali e’ raffigurata la successione dei  Misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi.
Osservo con un po’ di desolazione quelle nicchie vuote, gli stucchi scuri, impolverati ed ossidati dal tempo. L’eleganza e il linguaggio di quei decori cosi maltrattati dal tempo e dagli uomini, suscita emozioni e ricordi.
Sento il profumo di incenso lasciato dalla cerimonia appena conclusa, il rumore di una moneta che cade nel cassetto delle offerte, il bisbiglio di una preghiera e la luce brillante di decine di candele che illuminano la penombra di quell’angolo di chiesa. La luce che illumina la nicchia azzurra  della Madonna si spegne mettendo in risalto ancor piu´quella delle candele.
Il curato, uscendo dalla sacrestia, mi si avvicina. Piegato un po’ in avanti rovista con un movimento circolatorio della mano nella tasca della veste: “ Tieni”, mi dice porgendomi cinquanta  lire, “accendi tre  candele  a Nostro Signore e due  a S .Eurosia, la Madonna non è contenta quando vede  cosi tanta  devozione solo per Lei.  E poi corri a prendere la corriera che devi andare a scuola.”
Lorenzo Carabelli

 Dic.  2012



1) Vedi " in Dialogo " maggio 2012

(2)Registro stato patrimoniale(1935)
Archivio Storico parrocchiale.
Pier Francesco Mazzucchelli, detto “Il Morazzone” ( Morazzone,1573 – Piacenza,1626). Fu un pittore dell’eta’ della Controriforma. L’ origine dell’ attribuzione, un po’azzardata , delle tavolette a questo artista e’probabile sia  dovuta al fatto che effettivamente l’artista dipinse la stessa composizione  per la basilica di S. Vittore a Varese. Uno  studio più approfondito durante un loro futuro restauro potrà darci certamente, delle indicazioni più precise sia sull’autore che sul periodo della loro esecuzione.
(3) VIRGO SACRATISSIMI ROSARY
     A Paris chez Jacques Chereau – rue S.T. Jacques Remy


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